Le nostre rose
LA COLLEZIONE DI ROSE ANTICHE
Rosa di Magliano o “Duc de Cambridge”
Le rose che hanno dato inizio alla coltivazione formavano una siepe al bordo della strada di Magliano, vicino a una vecchia casa contadina. Da lì abbiamo ottenuto le prime piante.
Per anni non siamo stati in grado di identificare la varietà e la chiamavamo “Rosa di Magliano”: pensavamo che potesse appartenere al gruppo delle rose galliche e ci era sembrato di riconoscerla nella collezione nazionale delle rose galliche a La Cour de Commer, in Francia, dove una rosa molto simile era identificata come ibrido tra Rosa gallica e Rosa multiflora.
Solo dopo qualche anno, alcuni esperti l’hanno riconosciuta come “Duc de Cambridge”, varietà di rosa damascena creata in Francia da Laffay a metà ‘800. Ma ormai per noi è la Rosa di Magliano.
In Toscana si trova di rado, ma è presente nel Chianti fiorentino e senese, dove è conosciuta come “rosa degli orti”, poiché si piantava come bordura intorno all’orto.
La sua caratteristica peculiare è di avere un fortissimo e fresco profumo tipico di rosa, che non può essere paragonato a nessun altro profumo, diverso da quello agrumato delle rose tea e da quello piacevolmente passito della rosa bulgara.
I fiori, abbondantissimi, sono stradoppi, di un intenso rosa cremisi che schiarisce con l’invecchiamento del fiore: spesso presentano un occhio di gemme verdi piuttosto appariscente al centro. I fusti sono robusti, molto spinosi, eretti o piegati sotto il peso di fioriture molto abbondanti.
Fiorisce solo una volta, tra maggio e giugno. Non fa bacche, è sensibile alla ruggine, resistente al mal bianco e agli afidi, estremamente rustica. Produce numerosi polloni, che con gli anni ricoprono estese aree di terreno. Ha un ottimo adattamento al clima e al terreno del Chianti e resiste molto bene alla siccità.
La collezione di rose antiche
La nostra collezione di varietà antiche è nata raccogliendo talee di rose trovate in antiche case abbandonate, dall’Abetone al Chianti, fino all’Appennino al confine tra Toscana e Romagna.
Alcune di queste sono state in seguito identificate, come la rosa “Balzastrada” trovata nel podere omonimo a Gaiole in Chianti riconosciuta poi come Rosa x alba “Maxima”.
Altre hanno mantenuto il nome della località in cui sono state trovate, come la “Canonica di Nebbiano”, poiché non è stato possibile ricondurle ad una varietà già conosciuta.
Le nostre preferite: Paul Neyron i cui carnosi ed enormi petali si possono cristallizzare nello zucchero, Montetermini, ancora sconosciuta, ma potrebbe trattarsi di Sissinghurst Castle, varietà molto antica ritrovata da Vita Sackville West. E poi una umile rosellina senza nome, che noi abbiamo ribattezzato Botticelli, poiché assomiglia davvero tanto alle roselline di cui è circondata la Primavera nel celebre quadro.
La collezione si è arricchita con l’acquisto di una ventina di varietà rare di rosa gallica: Belle Doria, dalle incredibili screziature, Tuscany Superb, dal porpora profondo, Petite Renoncule, piccola come un ranuncolo, ma un concentrato di profumo soave.
Alcune le potete vedere nelle foto seguenti, ingranditele per apprezzarne i colori.